ACUSTICA | GAS RADON | CAMPI ELETTROMAGNETICI

supervisionate e coordinate da (*):

Ing. Sergio Calisesi

Ingegnere Ambiente e Territorio

(*) ELENCO NAZIONALE DEI TECNICI COMPETENTI IN ACUSTICA AL N°7205
ELENCO REGIONALE DELLA REGIONE LAZIO DEI TECNICI COMPETENTI IN ACUSTICA AL N°675

Acustica

L’ingegneria acustica si occupa, in generale, delle applicazioni riguardanti la produzione, trasmissione, registrazione e riproduzione del suono attraverso dispositivi meccanici, elettronici o informatici

In relazione alla protezione degli ambienti abitati dall’inquinamento acustico vengono effettuate:

  • Valutazioni di clima acustico, al fine di quantificare l’inquinamento acustico di un’area e di stabilire gli effetti su eventuali nuovi ricettori.
  • Valutazioni di impatto acustico, previsionali o in opera, che consentano di verificare gli effetti delle sorgenti sonore (industrie, infrastrutture stradali, ferroviarie ed aeroportuali, cantieri, etc) sull’ambiente rispetto a quanto imposto in materia dai decreti attuativi della Legge 447/95.
  • Verifiche in opera dei requisiti acustici passivi degli ambienti abitati (D.P.C.M. 05/12/97).
  • Progettazione acustica finalizzata all’abbattimento dell’inquinamento acustico, sia in termini di schermatura delle sorgenti che di progettazione edilizia dei requisiti acustici degli edifici finalizzati alle caratteristiche di isolamento acustico delle pareti divisorie e di facciata, del da calpestio e dagli impianti tecnologici a servizio.
  • Consulenze per i datori di lavoro al fine di adempiere agli obblighi derivanti in materia di esposizione al rumore per i lavoratori dal D.Lgs. 81/08 (Testo Unico per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro).

Settori

  • Rilevamento e monitoraggio del rumore e delle vibrazioni;
  • Progettazione, verifica e collaudi delle opere di mitigazione sonora per Enti Pubblici o Privati.
  • Acustica Edilizia: progettazione, collaudo e assegnazione classe acustica secondo la UNI11367 dei Requisiti Acustici Passivi degli Edifici.
  • Logistica: previsione di impatto acustico di aree logistiche o produttive in generale.

Diagnosi Gas Radon

Il radon (Rn-222) è un gas nobile radioattivo naturale, incolore ed inodore, presente nel terreno e nei materiali da costruzione che si forma per effetto del decadimento radioattivo del radio 226. Gli atomi di radon si propagano liberamente sotto forma di gas dal terreno e dai materiali da costruzione in cui sono presenti, penetrando negli edifici e concentrandosi negli ambienti chiusi.

In base alla solidità delle prove raccolte, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (AIRC) ha inserito iprodotti di decadimento del radon nel gruppo I delle sostanze cancerogene.

Il d.lgs. 101/2020, entrato in vigore il 27 agosto 2020, disciplina, infatti, in termini più ampi e rigorosi rispetto al previgente d.lgs. 230/1995, sia la protezione sanitaria delle persone soggette a qualsiasi tipo di esposizione (esposizione professionale, esposizione per finalità mediche, esposizione a sorgenti naturali), sia la gestione in sicurezza di impianti e attrezzature che impiegano materiali radioattivi, sia lo smaltimento di rifiuti radioattivi.

Attraverso la misurazione del gas Radon nel suolo è possibile:

  • Deviation & CAPA Management & Improvement
  • conoscere preventivamente la classe di rischio gas Radon al quale l’edificio è soggetto. L’assegnazione della classe di rischio è utile ai progettisti per scegliere l’attacco a terra più adatto per la futura opera.
  • Consigliare soluzioni per limitare al massimo la messa in depressione naturale dell’edificio.

Valutazione del Rischio Campi Elettromagnetici

La valutazione del rischio campi elettromagnetici (CEM) è uno strumento importante per la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori esposti.
Come da definizione del Testo Unico (articolo 207), si tratta di "campi magnetici statici e campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici variabili nel tempo, di frequenza inferiore o pari a 300 GHz".
Per effettuare correttamente i rilievi necessari per la loro determinazione e per la stesura del DVR campi elettromagnetici.

1. Rischio campi elettromagnetici: le normative di riferimento
Il D.Lgs. 81/08 dedica tutto il Capo IV (Titolo VIII) alla "Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici", e rappresenta uno dei punti di riferimento su questa tematica.
Gli effetti da esposizione a campi magnetici possono essere diretti o indiretti, e le normative si pongono l'obiettivo di proteggere la persona da entrambi. I primi sono quelli immediatamente riscontrabili, e che possono provocare ad esempio nausea, riscaldamento del corpo (o parti di esso), effetti su nervi, muscoli o organi sensoriali.
Gli effetti indiretti, invece, insorgono a livelli espositivi più bassi e riguardano, ad esempio: interferenze con dispositivi elettronici impiantati, interferenze con altri dispositive medici elettronici, innesco involontario di detonatori, incendi o esplosioni.

2. Misure di prevenzione e protezione dal rischio CEM
Per la valutazione dei rischi, vengono presi come riferimento due parametri fondamentali: valori limite di esposizione e valori di azione.
I primi si basano sugli effetti sulla salute (accertati) e su considerazioni biologiche, in modo che i lavoratori esposti siano protetti contro gli effetti nocivi a breve termine.
I valori limite di azione, invece, riguardano parametri direttamente misurabili, come:

  • intensità di campo elettrico (E);
  • intensità di campo magnetico (H);
  • induzione magnetica (B);
  • densità di potenza (S).

In base ai dati rilevati, andrà stabilito se e quali misure di prevenzione e protezione mettere in atto. altri metodi di lavoro che implichino una minore esposizione ai campi elettromagnetici.